I fotomontaggi immaginisti di Vinicio Paladini tra pittura, teatro e cinema

Il saggio analizza i fotomontaggi realizzati da Vinicio Paladini a partire dalla fondazione dell’Immaginismo (1926), tentativo di sintesi delle arti d’avanguardia a cavallo tra pittura, teatro e cinema sorto all’interno del vivace sperimentalismo animato a Roma da Bragaglia. Per la struttura frammentaria e le valenze narrative il fotomontaggio immaginista si colloca in una zona di stretta prossimità con il dadaismo e il surrealismo da un lato, e con la metafisica dall’altro, come conferma lo spoglio delle riviste dell’epoca. Alcuni fotomontaggi di Paladini, ricondotti ai contesti di pubblicazione originaria, sono riletti attraverso i coevi dibattiti culturali sulla fotografia, la letteratura e il cinema. L’intenso scambio stabilito con Umberto Barbaro, scrittore, regista e teorico del cinema, permette di precisare valenze estetiche e fonti iconografiche dei lavori paladiniani