Gli architetti italiani che si cimentano in Albania, protettorato e non ancora colonia, trasferiscono in un primo momento a Tirana l'immagine potente della Roma barocca. Così Brasini e Di fausto, mentre Gherardo Bosio, giovane e già famoso architetto del moderno, media con un'immagine idealizzata del contesto in cui si trova ad operare
Durante il Viceregno italiano a Tirana, Gherardo Bosio progetta lo stadio olimpico nazionale sul mod...
Il testo affronta il tema delle architetture rurali e dell'organizzazione dei campi nella campagna b...
La celebrazione dei 150° dell'Unità d' Italia (1861-2011) - un momento che è stato ricco in Italia d...
Testo citico di Giuseppe Pullara apparso nella rivista Abitare sul recupero e ampliamento della stor...
La prefazione, che fa seguito alla collaborazione con l'A. nell'allestimento di una mostra a Tirana,...
Il nome di Brasini è legato all’Albania soprattutto per il primo grande progetto urbano degli Itali...
Nel viaggio in Italian del 1803-1804, il giovane Schinkel si trova a Roma nel mezzo del profondo rin...
none1noIl contributo costituisce la prolusione della giornata di studi dedicata alla figura di Luigi...
La Banca d'Albania di Vittorio Ballio Morpurgo è una delle architetture più importanti della presenz...
Gli obiettivi della ricerca, tra loro interrelati e di varia scala, possono essere cosi riassunti: c...
Alle prime luci dell’alba di domenica 17 maggio i colpi delle ruspe si sono abbattuti inesorabili su...
Il fenomeno dei trasferimenti, più o meno duraturi, a Roma di un limitato ma qualificato novero di a...
Nell'ambito della manifestazione “Sulle tracce dell'Italia in Albania. Convegno scientifico e mostre...
Con il presente lavoro si è cercato di presentare un quadro, il più esaustivo possibile, di tutti gl...
Si approfondisce il fenomeno dei Magistri Comacini, presenti nel territorio bresciano ma permeanti l...
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