Il turismo poliedrico di Roma. I grandi eventi dall'E42 alla Formula 1 del 2013 tra occasioni mancate e successi

La diffusione dei nuovi strumenti della comunicazione ha consentito di poter “consumare a distanza” gli eventi ed il forte valore simbolico della gran parte di queste manifestazioni è di aiuto ad un loro consumo puramente virtuale. Nei grandi eventi sportivi (dalle gare di Formula 1 ai Campionati mondiali di tutti gli sport o alle Olimpiadi) questo fenomeno si presenta in tutta la sua evidenza: è la dimensione della platea televisiva a decretare il successo di una manifestazione. Anche assumendo che la domanda attratta rappresenti l’unità di misura della grandezza di un evento, non bisogna confondere questa valenza con le motivazioni che possono giustificare la realizzazione di una mega manifestazione. La definizione di grande evento dovrà comunque essere meglio qualificata e sarà oggetto di questo intervento determinare cosa si intenda per grande evento. Su tale base verrà utilizzata questa categoria analitica per descrivere una nuova forma di turismo in un contesto quale è quello della città di Roma non trascurando importanti confronti a livello internazionale; sarà determinata l’importanza di questa nuova dimensione turistica nel sistema romano, già così ricco per tradizione, esaminando i processi e la realizzazione che un grande evento comporta; i costi ed i benefici e le relative ricadute economiche e sociali attraverso l’analisi di importanti manifestazioni che sono state e si vorranno realizzare a partire dal secondo dopoguerra fino ai nostri giorni. Tutto ciò è utile anche ai fini di un nuovo ruolo della città riposizionandola nei processi di competizione territoriale che si sono profondamente modificati per effetto della crisi del modello fordista e dei processi di globalizzazione che hanno dato vista a quelli che la sociologa urbana Saskia Sassen ha definito le città globali