Promettendo la restaurazione del "vero Islam" a società traumatizzate dalla modernizzazione e beneficiando dello scontento popolare verso i regimi in carica, negli anni ottanta i movimenti islamisti si sono affermati come principale forza politica di opposizione nel mondo arabo. "Sì, ma solo a certe condizioni" è la risposta che emerge dagli studi raccolti in questo volume, che analizzano sia il caso di paesi, come Egitto, Tunisia e Algeria, in cui la competizione politica si è trasformata in scontro aperto con gli islamisti, sia il caso di quei paesi, come Giordania e Libano, in cui la partecipazione politica degli islamisti ha contribuito sinora ad un nuovo, più democratico consenso nazionale. Accusati di sovvertire gli Stati, reprimere l...