Negli ultimi due decenni del Novecento, il graphic design è sovvertito a livello internazionale dalla diffusione delle tecnologie digitali. In bilico fra scettici, integrati e tecno-entusiasti, i grafici italiani, per molteplici ragioni, reagiscono in ritardo alla trasformazione rispetto a quanto avviene negli Stati Uniti o in Inghilterra. In particolare, se per tentare di individuare una geografia italiana del movimento new wave, ossia i seguaci di Wolfang Weingart, April Greiman, Neville Brody o David Carson, si considerano gli esiti più evidenti della grafica digitale sul supporto cartaceo ci si accorge che questa rappresenta Modena, Bologna e la riviera romagnola, Firenze, Venezia e i loro dintorni. E fra questi è importante illuminare...