Il saggio presenta uno studio riguardante il problema delle strategie compositive messe in atto da alcuni grandi autori della letteratura italiana del Trecento per risolvere il problema della forma-libro destinata a trasmettere opere proprie e altrui. Dapprima ci si sofferma sugli autografi del Canzoniere e del Decameron, poi si concentra l’attenzione sulle scelte compiute dal Boccaccio per confezionare le sue tre copie della Commedia dantesca; quei manoscritti sono caratterizzati da una struttura materiale del tutto coerente, che colpisce per la loro completa diversità rispetto al modo con cui si erano confezionati i codici del poema sacro a Firenze fino a quel momento. Il Boccaccio avrebbe optato per tale tipologia libraria, fortemente in...