I sedili a Napoli e fuori la città

Il contributo fa parte di una pubblicazione sulla documentazione dell’architettura catalana in Campania, svolta nell’ambito di una ricerca co-finanziata dal Miur. Per secoli, dal Medioevo fino all’Ottocento, i sedili urbani hanno rappresentato il fulcro per l’organizzazione amministrativa delle città dell’Italia meridionale. I sedili erano “portici quadrangolari con cancelli di ferro” in cui gli Eletti dei nobili e del popolo si riunivano per l’amministrazione comunale. Tale tipo di ordinamento amministrativo fu soppresso nel 1800, durante la restaurazione borbonica. Nel contributo viene delineata una descrizione dei seggi di Napoli e di quelli ubicati al di fuori della città e vengono ricordati principalmente quelli dei quali è stato possibile ricostruirne una documentazione di rilievo. Dei sedili non è rimasto alcun esemplare ad esclusione, per alcuni di essi, di alcuni elementi architettonici superstiti che testimoniano un’antica presenza nel tessuto edilizio della città. E’ stato possibile risalire alla loro ubicazione attraverso lo studio di alcune mappe antiche della città e attraverso la consultazione di vedute d’epoca e di fonti documentarie. Una particolare attenzione è stata posta alla mappa del Duca di Noja, quale ultima accurata testimonianza cartografica dei sedili che dopo non più di 15 anni, dalla redazione della carta, saranno completamente demoliti. The contribution is part of a publication devoted to Catalan architecture documentation in Campania, carried out as part of a research co-funded by the MIUR. For centuries, from medieval times until the nineteenth century, the urban seats have been the fulcrum of the administrative organization for the cities of southern Italy. The seats were "porches with square iron gates" in which the Elect of the nobles and the people gathered for the city administration. This type of administrative order was suppressed in 1800, during the Bourbon restoration. The paper outlines a description of the seats in Naples and those located outside the city and are remembered chiefly those of whom it was possible to reconstruct a record of survey. Of the seats has not been found any example except for some of them, a few surviving architectural elements that testify to an ancient presence in the building fabric of the city. It has been found their location through the study of some antique maps and of views of the city and through the consultation of documentary sources. Particular attention was paid to the map of the Duke of Noja, as a final testimony of an accurate mapping of the seats that, after no more than 15 years by the editors of the paper, will be completely demolished