La morte, e la ricerca di una possibile difesa dalla sua azione distruttiva (attraverso il culto dell’amore e della gloria), è notoriamente il tema dominante del Tempio Malatestiano di Rimini: basti pensare ai sepolcri monumentali di Isotta degli Atti (amante e poi moglie del principe), ma anche agli imponenti sarcofaghi posti sulle fiancate del Tempio. In essi Sigismondo volle raccogliere le spoglie di uomini di cultura, tra cui il rimatore Giusto de’ Conti e il poeta latino Basinio da Parma, selezionati in ragione di una comune adesione al pensiero platonico. In tal senso, lo studio illustra l'influsso esercitato dal pensiero platonico sull'opera dei due poeti citati