Per lungo tempo la storiografia francese ha celebrato Descartes come il solo iniziatore della filosofia moderna, collegando quest'interpretazione con il mito di una 'ragione classica' che avrebbe soppiantato la ragione naturalistica del Rinascimento e dominatola cultura moderna. I famosi libri di Pintard e di hazard hanno contribuito a mettere in discussione questo mito accorciando la lunghezza dell'età classica e riducendola a decenni centrali del diciassettesimo secolo. Un recente libro di Tullio Gregory costringe a ripensare la connessione tra ragione classica, libertinismo e modernità e a chiedersise l'espressione 'ragione classica' designi ancora qualcosa di definito. L'articolo analizza le nuove prospettive di ricerca