La suggestione del titolo non è immediatamente spiegata nel libro. E anche noi, come l’Autore, non vogliamo appagare subito la curiosità di chi non dovesse ancora aver letto l’ultimo testo di Stefano Poggi: L’anima e il cristallo. Alle radici dell’arte astratta, Il mulino, Bologna, 2014. Ci sembra importante, invece, per presentare questo lavoro, sottolineare da subito che si tratta di un testo complesso (ma non per questo complicato), che può essere letto per lo meno su tre differenti livelli; un testo che – per dirla con un’espressione cara alla nostra Rivista – intreccia per lo meno tre diversi logoi: quello storico-filosofico, quello artistico, chiaramente evocato nel sottotitolo e, infine, quello dell’«afflato mistico» ad essi sottesi