Un illimitato presente di conversazioni sulla Procedura penale

Giuseppe Riccio ha svolto il ruolo di giurista ricostruendo eventi storici ed esperienze politiche con la rappresentazione delle difficoltà, che ostacolano il superamento della crisi della giustizia e i bisogni della società; con la capacità di valutare le dinamiche della politica e sempre alla ricerca della sintesi tra essere e dover essere. Ha divulgato l’idea che la Procedura penale non è pratica nella giurisdizione, ma conflitto di situazioni soggettive e che questo oggetto ne condiziona il metodo e le categorie (La procedura penale. Tra storia e politica, 2010). Ha avuto il coraggio di indagare declini e degradi della giurisdizione, a causa della ricorrente ‘diversità’ nella conduzione di taluni processi. Con lucidità ha ricostruito l’accentuazione indiziaria del metodo di ricerca della verità e l’enfatizzazione politica di talune situazioni ‘comuni’ operata dalla legislazione d’emergenza, tema coltivato da sempre (Politica penale dell’emergenza e Costituzione, 1982), mettendo a fuoco la mutevolezza del concetto di ordine pubblico e la sua differente portata normativa (voce Ordine pubblico, 1986), nonché la storicità dei modelli in relazione alla singola realtà sociale (Ideologie e modelli del processo. Scritti, 1995)