Il Piano del Verde di Avellino: nuovi paradigmi e gestione integrata

La città di Avellino ha avviato la redazione del Piano del Verde. Si configura come piano di settore che nell’ottica della transizione ecologica costituisce la spina dorsale del Piano Urbanistico Comunale (PUC) vigente in fase di adeguamento al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) di Avellino. La città conta una popolazione di circa 53 mila abitanti, immersa nel verde e circondata da monti innevati nella stagione invernale, i massicci montuosi del Partenio e dei Picentini, è, inoltre, situata ad un’altitudine di 348 metri sul livello del mare. Il bacino imbrifero è costituito principalmente da due torrenti che attraversano la città: il Rio San Francesco e il Fenestrelle. La conformazione del territorio ha portato ad un’ultima espansione a partire dalla confluenza dei sopraccitati torrenti, in età medievale fu edificato il borgo Collina della Terra grazie all’orografia del suolo ideale per una difesa naturale costituita dai fossati dei due corsi d’acqua. In tempi recenti lo sviluppo della città ha compromesso il grado di naturalità del Rio San Francesco, tombando gran parte del suo corso, dalla frazione di Valle fino alla confluenza dello stesso Fenestrelle, cancellando l’unità paesaggistico-ambientale di grande pregio. Dal punto di vista territoriale è utile ricordare che Avellino è cerniera: del sistema urbano Salerno-Benevento per il collegamento tra il corridoio trans-europeo sud-nord Reggio Calabria-Helsinki e il corridoio trans-europeo ovest-est Napoli-Avellino-Benevento-Bari-Balcani. Il sistema urbano Salerno-Avellino-Benevento è, inoltre, l’unico sistema urbano alternativo a quello monocentrico e monodirezionale Napoli-Caserta; è l’unico sistema urbano, dunque, in grado di riequilibrare l’intera Regione Campania nello storico divario territoriale tra la congestione della fascia costiera dell’area metropolitana di Napoli e le aree interne