Da Niccolò Machiavelli a Gaetano Mosca – passando per Giambattista Vico e Vincenzo Cuoco, per i trattatisti della Controriforma e gli esponenti del moderatismo risorgimentale – esiste un filo rosso storico-culturale rappresentato dal realismo politico: la più italiana, per molti versi, delle tradizioni o correnti del pensiero politico moderno. Che in Italia si è affermata anche in virtù di peculiari ragioni di natura storica: prima fra tutte, la sfasatura che la Penisola ha conosciuto tra la sua precoce identità culturale (su base essenzialmente linguistico-letteraria) e la sua tardiva unificazione politico territoriale in chiave statual-nazionale