Il saggio analizza due manoscritti della prima metà del Seicento legati alle dinamiche storico-artistiche sviluppatesi nella Diocesi di Albenga retta dal vescovo Pier Francesco juniore Costa, figlio di Ottavio Costa, il noto banchiere e mecenate di artisti come Caravaggio, Guido Reni e Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino. Il contributo si avvale di materiali inediti per declinare un ambiente – quello della Liguria occidentale – che già in passato aveva suscitato l’interesse della critica, sia attraverso la fortunata definizione di ‘isole romane’ di Gian Vittorio Castelnovi, sia con le riflessioni di Luigi Spezzaferro e di Ferdinando Bologna sulla personalità di Ottavio Costa. Il 'Sacro e vago giardinello' (dal 1624), resoconto delle...