La liceità della menzogna, o anche della semplice e apparentemente più innocente bugia, ha costituito una delle questioni su cui Sant'Agostino si è dedicato con una fine analisi psicologica, teoretica e morale nel De Mendacio. La risposta dell'analisi agostiniana è netta, pur stabilendo una differenziata valutazione dei gradi, finalità ed intenzioni del mentire. La autenticità della vita personale e la filosofia, per il Vescovo d'Ippona, devono tendere a coincidere: "verus philosophus est amator Dei". Il contributo tende ad evidenziare come Kant "Sul presunto diritto di mentire per amore dell'umanità", nel rispondere alla tesi della antipoliticità della verità sempre e comunque, espressa da Benjamin Constant , riprende e sviluppa in chi...