Lo stretto rapporto di vicinanza intellettuale tra la Francia enciclopedica dell’età dei Lumi e la cultura filosofica napoletana è cosa ben nota. Gli studi di Franco Venturi sul Settecento riformatore, di Giuseppe Ricuperati, Furio Diaz, Luciano Guerci, Carlo Capra e molti altri hanno messo in luce le relazioni di contiguità, non solo filosofica ma soprattutto culturale e politica, tra la giovane generazione dei pensatori post-vichiani – Vico muore nel 1744 –, ossia Genovesi, Galiani, Filangieri, Pagano, e le imprese dei philosophes parigini riuniti attorno all’Encyclopédie. Mentre Diderot dà alle stampe nel 1751 il primo tomo del suo capolavoro, a Napoli esce infatti, due anni dopo, il Discorso sopra il vero fine delle lettere e delle scie...