Quest’opera di Karsavin, di cui si presenta qui la prima traduzione e che viene riedita per la prima volta a Mosca dopo la sua pubblicazione a Berlino nel 1923, è senza dubbio la meno fortunata tra quelle dell’autore, a giudicare dal lungo silenzio che l’ha accompagnata. Ciò naturalmente suscita qualche interrogativo, dal momento che la maggior parte degli scritti di questo autore, non soltanto quelli pubblicati all’estero, ma anche quelli già pubblicati in patria prima dell’espulsione, sono stati riediti negli anni ’90 e alcuni di essi sono stati tradotti in italiano, in francese e in lituano. Il libro su Giordano Bruno non appartiene certo alle opere minori di Karsavin, e non soltanto per l’ampiezza, ma soprattutto per l’impostazione c...