Praticare la cura educativa attraverso le emozioni. Prospettive di Pedagogia del Diritto Minorile

Nel presente contributo intendo analizzare la relazione profonda esistente tra pedagogia e “diritto minorile” inteso come insieme ampio che comprende il sistema giurisdizionale (le attività che si compiono nell’ambito del processo civile e penale) e socio assistenziale (gli interventi rieducativi attuati dai servizi sociali, dagli uffici dei servizi sociali minorili nel penale - dai consultori, dai carceri, dalle comunità, dalle associazioni di volontariato, dai Centri Anti Violenza, dai carceri, ecc.) e le diverse professionalità (giudici professionali, onorari, assistenti sociali, educatori, responsabili e operatori delle comunità, psicologi, home maker, ecc.) che si occupano di tutela minorile. Una relazione che è sempre stata al centro dei miei interessi di ricerca accademica (come ricercatore universitario in pedagogia generale e sociale) (Muschitiello, 2008) ma che da quando – a partire dal 2015 – ricopro il ruolo di Giudice Onorario (GOT) presso il Tribunale per i Minorenni di Bari si è posta ai miei occhi come un problema pedagogico