L’ internazionalizzazione della piccola e media impresa meridionale in Albania

Nella letteratura economica differenti approcci hanno enfatizzato il fenomeno degli Investimenti diretti esteri e delle imprese multinazionali non operando sempre una netta distinzione tra investimenti diretti, struttura, organizzazione e modo di funzionamento delle imprese che investono all'estero. Si avverte pertanto da un lato, la necessità teorica di darne un'adeguata collocazione, dall'altro di comprendere il modo di operare, organizzarsi ed espandersi delle PMI sui mercati esteri ed in particola in Albania e di riflettere sulla difficoltà di inserire il modo di operare delle PMI nell'ambito della letteratura sugli IDE. A livello empirico si compara il valore degli IDE italiani in Albania con quello degli scambi commerciali e si focalizza l'attenzione sui risultati di un'indagine empirica condotta su un campine di 106 imprese italiane di piccola e media dimendione che hanno investito in Albania nel periodo 1991-2001. Le informazioni su queste imprese sono state tratte, in particolare, dalla banca dati Reprint del 1998 e, in parte dai dati ICE (Istituto per il commercio estero) rilevati nel 2001; altre informazioni da un'indagine empirica. Diviene importante in questo contesto esaminare la distribuzione geografica e settoriale della casa-madre in Italia e delle iniziative italiane in Albania, per determinare la possibile esistenza di relazioni economiche privilegiate tra singole aree contraddistinte da una vicinanza geografica e da una storia comune. Si sono individuati i poli di attrazione degli IDE non soltanto per comprendere le dinamiche, le preferenze e gli interessi che spingono le imprese all'integrazione, ma anche i motivi posti alla base dei loro comportamenti ed i risultati economici delle iniziative per analizzare il ruolo che le PMI italiane svolgono nel processo di cooperazione e di integrazione