Il racconto decameroniano di frate Cipolla è analizzato come esempio di geniale parodia del medievale culto delle reliquie, che reinventa un tema tradizionale (la devozione verso la penna dell’arcangelo gabriele), reinserendovi una vicenda di di gusto serio-comico. Nella memoria letteraria di Boccaccio la figura dell’arcangelo Gabriele si connette con una questione dottrinaria e polemica destinata a grande fortuna fra i cronisti e i novellieri medievali: l’ ‘exercitium in fraudando’ dell’ambiente monastico e di quello antoniano in particolare, svolto da frate Cipolla con sofisticati ingredienti comunicativi, che lo destinano alla funzione comico-allusiva di una ‘confabulatio’ di piazza rivolta a parodiare i modi della retorica omiletica,...
Roma, luglio 1847. Sui muri della città compaiono i nomi di alcuni presunti congiurati: la voce pubb...
Il vero e il falso sono inestricabilmente intrecciati in molti campi della comunicazione umana. Ma n...
Il saggio racconta la vicenda finora ignota di Flaminio Fabrizi, condannato a morte dal Sant’Uffizio...
Il saggio esamina le variazioni cui la figura di Cristo è sottoposta nell'opera di Giordano Bruno, f...
Non \ue8 facile ricostruire le forme in cui si configura la damnatio memoriae nell\u2019ambito delle...
Falso, finto e sbagliato: nel saggio si propone una riflessione sulle differenze che, nel racconto d...
Nei primi decenni del Cinquecento, la ricerca di un capro espiatorio per la diffusione della sifilid...
Come ben sapevano i predicatori medievali, delle due grandi leve del comportamento umano – la paura ...
L’articolo analizza le forme di reinterpretazione del motivo metamorfico all’interno del Decameron, ...
Lo Pseudo-Vitellio degli uffizi è un busto ritratto in marmo che rientra nella cospicua serie moder...
EnAntonio De Ferrariis Galateo (Galatone 1448-Lecce 1517) suffered numerous wrongs during his life a...
Il contributo discute alcune questioni legate, in modo più o meno tangenziale, a La llegenda del lli...
Ogni società, dal mondo antico a quello contemporaneo, lascia un segno nel grande libro della Storia...
Roma, luglio 1847. Sui muri della città compaiono i nomi di alcuni presunti congiurati: la voce pubb...
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