Nella ricostruzione degli eventi connessi alla tutela di quello che oggi chiamiamo patrimonio paesaggistico, il primo decennio del dopoguerra è sempre apparso come un momento di transizione. Apparentemente poco significativo rispetto ai dieci anni successivi, che si concluderanno a metà anni Sessanta con le ricadute gravi e irrimediabili del boom economico italiano. Eppure, è proprio negli anni Cinquanta che matura la consapevolezza di quanto sta avvenendo e si forma una nuova coscienza intorno a un paesaggio che si sente perduto. Sono anni di maturazione delle attese e di verifica delle aspettative create dalla legge di tutela delle bellezze naturali emanata pochi anni prima. Sono anche anni di lotta, in cui una crescente e precisa cogni...