Il lavoro esamina il sistema italiano di risoluzione alternativa delle controversie di consumo alla luce dell’attuazione della Direttiva 2013/11/UE ed in relazione alla disciplina della mediazione civile e commerciale. Se da un lato il d.lg. 130/2015 ha mantenuto separati i due regimi normativi, dall’altro la Corte di Giustizia non ha chiarito alcuni profili problematici, sicché al consumatore è assicurata una protezione asimmetrica a seconda che la sua istanza sia proposta dinanzi ad un organismo ADR di consumo ovvero dinanzi ad un organismo di mediazione civile. La legge delega di riforma del processo civile e di revisione dei sistemi alternativi di risoluzione delle controversie non prevede, al momento, novità significative al riguardo