Le riflessioni di Basilio sulla gioia cristiana si intrecciano con la più frequente ‘antitesi’ rappresentata dal dolore, dalla sofferenza, dalla persecuzione, dalla morte: il problema del male e della sua origine, angoscioso per un cristiano che tenga fermo il dogma di un Dio buono e provvidente, finisce per prendere larga parte di tali riflessioni, ma la risposta non presume di spiegare il mistero e neppure sfocia, al di là dello scontato rifiuto di ogni dualismo e della ontologizzazione del male, nella scorciatoia che moltiplica ‘figure diaboliche’ per ogni situazione degenere nella vita dell’uomo e dell’universo. La sofferenza e il male chiamano in causa la libertà dell’uomo e il limite intrinseco della creazione; Basilio ne fa gioiosa r...