La teoria culturale ha da tempo individuato nella dissimulazione e l’inganno la soglia che a un tempo vincola e separa interazioni sociali e dispositivi culturali. La pretesa naturalità, appropriatezza e inevitabilità dei processi normativi che regolano questi ultimi si regge sulla visibilità dei corpi e la reiterazione dei comportamenti celanti, simultaneamente, il gioco del reciproco riconoscimento che, solo, garantisce l’individuazione del soggetto e la sua legittima partecipazione agli immaginari sociali e collettivi. La dimensione performativa di tale assoggettamento si fonda pertanto su un’inversione prospettica che confonde cause ed effetti.\ud Nella consapevolezza focauldiana che l’azione normalizzante del potere produce inevitabilm...