Lo studio della ragioneria tra XIX e XX secolo: cambiamenti socio-culturali e dibattito scientifico

Il periodo a cavallo tra XIX e XX secolo fu per la Ragioneria foriero di un vero \u201crinascimento\u201d culturale che interess\uf2 i suoi diversi aspetti: didattico, scientifico e professionale (R. FERRARIS FRANCESCHI, 1992; V. ANTONELLI 2011). E\u2019 in quest\u2019epoca, da pi\uf9 parti appellata \u201caurea\u201d (S. CORONELLA, 2007), che si andarono affermando quelle volont\ue0 ed esigenze di superamento di una visione restrittiva della stessa che da mera tecnica contabile l\u2019avrebbe portata ad assurgere dignit\ue0 scientifica aprendo cos\uec le porte ad una visione sistemica ed unitaria che sarebbe sfociata, nei primi decenni nel Novecento, nella nascita della moderna Economia Aziendale (A. AMADUZZI, 2001; C. ANTINORI, 2003; A. CANZIANI, 2007). E\u2019 in questo periodo che prendono avvio importanti iniziative editoriali: vengono fondate riviste di settore e si assiste ad un progressivo e mai visto fiorire di pubblicazioni, a carattere scientifico e di tipo monografico, inerenti la Ragioneria (E. GIANNESSI, 1964). A livello professionale vengono istituzionalizzati i primi collegi professionali, si procede all\u2019organizzazione di Congressi Nazionali di categoria (1876) e all\u2019emanazione di provvedimenti normativi ad hoc quale la legge sull\u2019esercizio della professione di ragioniere datata 1906 (S. CORONELLA, 2007). Il fervore negli studi ragionieristici si accompagna ad importanti cambiamenti politici, sociali e culturali che hanno interessato l\u2019Italia: per tutti si ricordano le non poche difficolt\ue0 post-unitarie in cui \u201cfatta l\u2019Italia\u201d bisognava \u201cfare gli italiani\u201d in un contesto di forte arretratezza socio-economica, dove molte regioni presentavano forti carenze dal punto di vista delle infrastrutture ma, soprattutto, un diffuso analfabetismo e usi e consuetudini di stampo ancora feudale (C. LAICATA, 1973). E\u2019 in questo momento storico che prendono forma e si intrecciano, al contempo, le condizioni per lo sviluppo degli studi in ambito economico (M. MARTINI, L. ZAN, 2001)