INGEGNO E CONGEGNO. Sentieri incrociati di Filosofia e Scienza

Un viaggio lungo i sentieri del sapere della specie umana, alla ricerca di facolt\ue0 nascoste e di imprese dimenticate, nel tentativo di comparare l\u2019intelletto creativo naturale con l\u2019applicazione scientifica e tecnologica. Si dice che l\u2019ingegno greco non reput\uf2 necessaria la pratica della tecnica, imponendosi di continuare ad avvalersi soltanto dell\u2019intelletto. Ma and\uf2 davvero cos\uec? Il viaggio muove dalle ipotesi di Bergson sul frazionamento del tempo e del movimento da parte del cervello - in modo pi\uf9 esatto di quello fotografico - e conduce alla riprova di tutto questo: il pensiero ottico della remota civilt\ue0 minoica che scompose dinamicamente l\u2019immagine. E prosegue analizzando i processi mentali che portarono alla decodificazione dell\u2019antica scrittura di Creta stessa. E ancora, dai precorritori aut\uf2mi greci alla tradizione ugualmente greca del panico a mezzogiorno, laddove convinzioni pi\uf9 scientifiche che istintuali indussero ad aver paura pi\uf9 della notte (buio) che del giorno (luce). E poi la storia e il significato dell\u2019impresa di Prometeo, alle radici del pensiero razionale e tecnologico. E, nella seconda parte, dalla capacit\ue0 dell\u2019occhio \u201cnaturale\u201d nel carpire i segreti del firmamento, in anticipo sul telescopio, al rapporto tra immagine percepita e immagine concepita. Dalla filosofia naturale del riso come espressione liberatoria senza premeditata ingegnosit\ue0, all\u2019individuazione della componente di curiosit\ue0 infantile necessaria per l\u2019avanzamento scientifico, alla filosofia e alla narrativa come terapia psicologica. Dal meccanismo mentale della mnemotecnica costruito da Giordano Bruno all\u2019avventurosa storia dello strumento per indagare l\u2019inconscio che fu l\u2019ipnosi. Dalle armonie matematiche dei cosiddetti \u201cidioti sapienti\u201d fino alle soglie delle sfere della musica