Sarpi e Roma

Il saggio si concentra sul rapporto tra Paolo Sarpi e Roma sin dalla sua frequentazione della città come procuratore dell'ordine dei Serviti sino alle sue riflessioni teoriche successive. Al di là del convincimento dell'impossibilità di riformare il pontificato, Sarpi verificò nel tempo quanto il ruolo di Roma nella Cristianità fosse una creazione della propaganda curiale e papale che aveva costruito a riguardo una dimensione mitica che andava messa in discussione. I soggiorni romani gli permisero tuttavia di annodare relazioni con il mondo intellettuale e ecclesiastico che saranno in seguito decisive nello sviluppo della sua polemica a partire dalla vicenda dell'Interdetto. La frequentazione degli ambienti cosmopoliti della Curia e il confronto con le problematiche della Chiesa su vasta scala si ritroveranno poi come registro del suo pensiero, quando agirà come teologo consultore della Repubblica di Venezia e strenuo difensore delle prerogative dello Stato veneziano.