Il nome di Zavattini è legato soprattutto alla stagione epica del dopoguerra e rischia di essere inchiodato per sempre alla "croce" del neorealismo: Si tende a dimenticare che egli ha attraversato un intero secolo, il Novecento, e tutte le sue cicliche ondate di modernità, giocando costantemente la carta della sperimentazione. Dagli anni '20 fino agli anni '80 ha lavorato senza tregua in una prospettiva multimediale, dimostrando una straordinaria sensibilità nel cogliere i germi del nuovo e i segni del cambiamento antropologico ed estetico provocato dalla rapida crescita e diffusione delle tecnologie. Questo libro tenta di ricostruire le trame del suo pensiero sul cinema e i media. La scommessa è di far dialogare Zavattini con alcuni tra i...