Assetti proprietari e trasformazioni economico-sociali di un settore dell'Agro romano tra XVIII e XX secolo

Utilizzando come prospettiva territoriale la giurisdizione ecclesiastica di S. Paolo fuori le Mura, il volume ricostruisce le trasformazioni socio-economiche dell’Ostiense (parte del più vasto territorio extra-urbano di Roma) in un arco temporale di circa 2 secoli compresi tra l’inizio del secolo XVIII, epoca di fondazione della Parrocchia, e i primi tre decenni del secolo XX, quando ebbe inizio la sua frammentazione. Le dinamiche demografiche, l’evoluzione degli assetti proprietari e degli del suolo sono la triplice chiave di lettura che consente di riannodare i fili di una trama complessa, che vede la trasformazione di questo settore dell’Agro romano da campagna incolta, spopolata e malarica alle porte della Capitale, come ancora appariva alla fine dell’800, a sede dei primi tentativi di bonifica e di colonizzazione e zona di insediamenti industriali e di edilizia popolare, quale essa era divenuta a metà degli anni ’20 del Novecento. L’analisi, ricostruita attraverso una molteplice documentazione conservata in diversi archivi, porta alla ribalta fatti, protagonisti e problematiche specifici della porzione di territorio esaminato e al tempo stesso offre un osservatorio privilegiato dal quale focalizzare diversi aspetti relativi al contesto più generale del quale erano espressione.Using the ecclesiastical jurisdiction of the Parish of S. Paolo fuori le Mura, as a territorial perspective, this book reconstructs the socio-economic transformations of the Ostiense area (part of the larger non-urban area of Rome) over a period of about 2 centuries between the beginning of the eighteenth century, the era of the founding of the Parish, and the first three decades of the twentieth century, when its fragmentation began. Population dynamics, together with the evolution of ownership structure and soil are the key that allows you to picking up the threads of a complex story, which sees the transformation of this area of the Agro Romano from wild, deserted and malarial ridden, as it appeared at the end of the 1800s, into a site showing the first attempt at reclamation and colonization together with an area of industrial settlements and social housing, which it had become in the mid-20s of the twentieth century developed into. The analysis, reconstructed through multiple records kept in various archives, puts a spotlight on events, characters and issues specific to the portion of land examined and at the same time offers a vantage point from which to focus on different aspects of the broader context of which they were representatives