Cinema-Italy

Un viaggio nel cinema italiano che distrugge stereotipi consolidati e apre nuove prospettive di interpretazione storica, culturale, estetica. L'itinerario si articola in quattro tappe. Nella prima si analizzano le teorie di Cesare Zavattini sul neorealismo, facendo cadere pregiudizi ancora molto diffusi; nella seconda ci si confronta con il testo-chiave del cinema italiano del dopoguerra, Paisà di Roberto Rossellini, interrogasi sulla natura del suo realismo. La terza tappa è dedicata a Luchino Visconti: alle questioni linguistiche sollevate da La terra trema, all'uso della scenograia e delle luci come agenti di senso in Il Gattopardo e Vaghe stelle dell'Orsa. Il viaggio si conclude esplorando i cieli e le terre di Pasolini. Gli spazi e gli sguardi del suo cinema sono indagati nel loro doppio aspetto fisico e simbolico. Un'attenzione particolare è rivolta alla rappresentazione del corpo nei suoi ultimi quattro film: il corpo grottesco e mitico della tradizione popolare nella "Trilogia della vita", il corpo torturato e annientato dai mass media in Salò.A journey to the Italian cinema that overturns established views and opens up new perspectives and interpretations. Its itinerary is organized in four stages. The first is an analysis of the theories of Cesare Zavattini on neorealism which overturns widely accepted positions both on Zavattini and on neorealism. The second confronts a key film of post-war Italian cinema, Roberto Rossellini's Paisà, by examining the nature of its realism. The third is dedicated to Luchino Visconti: to questions of the use of language exemplified in his La terra trema, the use of settings, costume and light as agents of meaning in his Il Gattopardo and Vaghe stelle dell'Orsa. The final voyage of the film is to the physical and symbolic construction of heaven and earth in the work of Pasolini. Particular attention is given to the representation of the body in his last four films: the grotesque and mythical bodies in popular tradition in his Trilogia della vita and the tortured bodies destroyed by mass media in Salò