L’immagine di Costantino in alcuni autori latini sul finire dell’antichità cristiana

Il contributo prende in esame alcuni testi di vario genere letterario (non solamente ascrivibili alla storiografia ecclesiastica in senso stretto) e di varia collocazione geografica (Africa proconsolare, Italia, Gallia, Penisola Iberica, regioni insulari), che, nel periodo di transizione tra la fine dell’antichità cristiana e l’inizio dell’età medievale (comunque non oltre il 735, anno di morte di Beda il Venerabile, termine con il quale si suole considerare conclusa l’età patristica), veicolano in qualche modo una rappresentazione dell’immagine e del ruolo avuto dall’imperatore Costantino il Grande nella storia in generale e nella storia della Chiesa in particolare. Ci si sofferma pressoché esclusivamente su testi di origine occidentale, pur senza trascurare l’influsso esercitato nell’epoca in questione da testi greci tradotti in latino (un esempio per tutti: la Historia ecclesiastica tripartita). Al di là del loro specifico valore come fonti storiche, i testi presi in esame contribuiscono a loro modo a far intravedere i tratti più ricorrenti dell’immagine di Costantino che continueranno a farsi strada nei lunghi secoli del medioevo occidentale.This paper examines some texts of various literary genres (not only ascribed to ecclesiastical historiography in a strict sense) and from different geographical locations (Proconsular Africa, Italy, Gaul, Hispania, insular regions), which, in the period of transition between the late Christian antiquity and the early Middle Ages (but not later than 735, when Venerable Bede died, a date usually considered the end of the patristic era), pass on a representation of the image and the role played by the emperor Constantine the Great within general history and, in particular, within the Church's history. It focuses almost exclusively on texts from the West, without neglecting the influence of the Greek texts translated into Latin (for example, the Historia Ecclesiastica Tripartita). Beyond their specific value as historical sources, the texts considered contribute, in their own way, to providing a glimpse of the most recurrent traits in the image of Constantine, which continued circulating during the long centuries of the Middle Ages