L’esperienza dei Programmi Urban

Esiste un modello europeo di rigenerazione urbana? E’ sufficiente una rete di esperienze e buone pratiche tra amministrazioni coinvolte per configurare uno stile di intervento, o quanto meno alcuni “fondamentali” ai quali risulti applicabile il concetto europeo della “unità nella diversità”? Il carattere innovativo di Urban si coglie soprattutto nel valore aggiunto fornito da contenuti, capacità e risorse che le singole amministrazioni hanno autonomamente conferito al programma nella interpretazione che ne hanno fornita. Una particolare attenzione va rivolta al tema dello sviluppo locale, che comporta associazioni problematiche che appartengono a una forma di retorica europeista: al di là dei facili ottimismi, competitività e coesione; partecipazione e partenariato; government e governance; rappresentanze e rappresentazioni, trascinano inevitabili meccanismi di trade-off con i quali fare i conti è tutt’altro che agevole.Does an Europe-driven local development framework exist? Can a simple network of experiences and good practices shape the “fundamentals" of urban regeneration according to the European motto “unity in diversity"? The innovative character of Urban is primarily met in the added value provided by member States in their interpretations of contents, and in skills and resources put into effect in their interventions. In this essay, particular attention is devoted to local development issues, notably to key words belonging to European rhetoric: beyond easy optimism, competitiveness and cohesion, participation and partnership, government and governance, political representations and community perceptions, convey unavoidable trade-offs which to deal with is far from easy