IL RESTAURO ANTISISMICO DEI CENTRI STORICI E LA REGOLA D’ARTE

Il lavoro tratta del terremoto de l’Aquila del 2009, facendo riferimento a passati eventi sismici come quello di Messina del 1908 che hanno distrutto interi centri urbani. Anche se il numero di vittime non è comparabile, la vita attiva di una città si fermerà per anni o decenni a causa dei danni in attesa della ricostruzione. Nel saggio vengono inoltre messe a confronto immagini di edifici prima e dopo l’evento sismico, per sostenere la tesi che il reale comportamento meccanico degli edifici in muratura sfugge al giudizio esperto emesso prima che l’evento accada. In conclusione si accenna alla necessità di una ‘protezione civile della cultura’ intesa come intesa come compagine organizzata e pronta all’emergenza, allo stesso modo in cui la Protezione Civile si mantiene pronta a mandare sul campo uomini, mezzi, tende, per proteggere il valore culturale non solo dei monumenti ma di tutto il centro storico.The paper deals with the 2009 l’Aquila earthquake in comparison with historical significant earthquakes in Italy, like 1980 Messina event, taking into account the urban value, when cities alive and active are hit by a catastrophe. Apart from the number of casualties, the city life is stopped for years. Images of damaged and undamaged structures (before the earthquake) are compared to sustain the thesis that our pre-event expert judgment is often poor and far from real mechanical behavior of masonry buildings. Conclusion is drawn asserting the need of an organized protection of cultural heritage, need not only of the daily care profused by public institution, but of social organized net involving academic people, private associations and so on, to intervene after a seismic event to protect the cultural value not only of monuments but also of traditional historic environment