La lettura apuleiana del Boccaccio e le note ai manoscritti laurenziani 29, 2 e 54, 32

Vengono analizzate le presenze apuleiane nelle opere del Boccaccio alla luce delle postille conservate nei manoscritti Laurenziani 29, 2 e 54, 32, codici apuleiani che passarono sullo scrittoio del Certaldese. La prima parte dell’articolo è dedicata ai “marginalia” del Laurenziano 29, 2, manoscritto del XII secolo (di provenienza cassinese) su cui in età giovanile Boccaccio ha letto e studiato le opere di Apuleio; una speciale attenzione è riservata alle postille che presentano un legame particolarmente stretto con le opere di Boccaccio e con sue annotazioni autografe lasciate a margine di altri autori. Nella seconda viene data edizione e commento di tutte le postille autografe presenti nel Laurenziano 54, 32, manoscritto esemplato e annotato da Boccaccio attorno al 1355. L'articolo contiene tavole con riproduzioni fotografiche dei manoscritti esaminati