All'interno della storiografia sul cinema italiano, la vittoria ex aequo alla Mostra del Cinema del 1959 di Il generale Della Rovere (Roberto Rossellini) e La grande guerra (Mario Monicelli) viene comunemente indicata come uno degli elementi fondativi di una nuova stagione. I primi anni del nuovo decennio, infatti, appaiono caratterizzati dall'emergere, da un lato, di un cinema d'autore imperniato su di un riesame del periodo, a lungo rimosso, della guerra di resistenza; e, dall'altro, di un nuovo tipo di commedia, dedicata tanto a un esame della contemporaneità, quanto a una rinegoziazione del passato nazionale. Questi due diversi versanti si sovrappongono rapidamente, così che, tra il 1959 e il 1966, si assiste a un profluvio di riletture...