Questo libro nasce per curiosare nella cassetta degli attrezzi di alcuni tra i più grandi scrittori e registi cinematografici: da Philip K. Dick a M. Night Shyamalan, da Peter Weir a Jorge L. Borges, da David Fincher ai fratelli Nolan. Grazie agli strumenti della semiotica, ci si chiede come questi autori abbiano potuto far credere vere ai lettori e agli spettatori le loro rappresentazioni di realtà che invece, alla fine, si rivelavano finte. Ci si addentra così nei meandri più reconditi delle teorie della narrazione e dell’interpretazione, scoprendo alcune delle caratteristiche più significative del nostro rapporto coi mondi di finzione. Il risultato è una teoria della costruzione della verità nei testi narrativi, che si è tentati di util...