Tra la fine del 19. e l’inizio del 20. secolo in Russia sull’onda del successo dello spettacolo della sintesi delle arti, sperimentato dagli artisti dell’Opera Privata di Mamontov, la direzione dei Teatri Imperiali apre le porte alla riforma delle arti sceniche e performative. I grandiosi allestimenti fiabeschi del maître de ballet della corte zarista, Marius Petipa, con i giochi simmetrici e paralleli del corpo di ballo sono sostituiti dalla ‘drammatizzazione’del balletto ideata dal primo coreografo moderno, Aleksandr Gorskij. Dal 1897 egli comincia i suoi esperimenti con piccoli études su musica di Chopin, passa poi a concerti danzati e infine nel 1902 inaugura i mimodrammi, in cui elimina il tutù. Lo affianca Michail Fokin che sviluppa l...