Una lettura attenta e fondata su una verifica del lessico e delle nozioni fondamentali della famosa prefazione al «De revolutionibus orbium caelestium» di Nicolò Copernico (1543) redatta da Andreas Osiander evidenzia l’impostazione teologica tradizionalista di questo testo, ben distante dalla posizione «strumentalista» e probabilista che hanno ritenuto di dovervi riconoscere, a partire da Giordano Bruno fino ad autorevoli storici della scienza ed epistemologi di epoca contemporanea. Nello studio presente si evidenzia, sulla base, appunto, di una lettura della prefazione criticamente condotta in riferimento a testi di area monastica del secoli V-XII, l’appartenenza dichiarata di Osiander a una tradizione speculativa diffusa e raccomandata ne...