L’articolo prende in esame alcuni pensieri inediti disseminati tra le carte pascoliane. Inizialmente ci si sofferma sui concetti di patria e patriottismo che ricadono, inevitabilmente, in quelli di nazionalismo, irredentismo, colonialismo e infine anche di razza, e in cui non mancano riferimenti polemici nei confronti dei socialisti oltre che il mai sopito anarchismo pascoliano. Si passa poi ad alcune riflessioni sulla letteratura e la lingua degli Italiani in cui il poeta sancisce il profondo legame tra letteratura, nazione e tradizione ed esalta una lingua poetica intessuta di voci dialettali