Nel marzo del 2011 la centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, è teatro di una serie di incidenti devastanti, innescati dagli effetti di un terremoto e di uno tsunami. Le conseguenze del disastro sono enormi: la contaminazione delle aree geografiche attigue e degli esseri viventi avrà ripercussioni a catena sulla salute e sulla vita di intere generazioni future, per un periodo di tempo che si prevede molto lungo. L’eco della tragedia giapponese si è sparsa un po’ ovunque, orientando dibattiti, manifestazioni di protesta, iniziative legislative e consultazioni referendarie relative alla gestione o alla rinuncia all’impiego dell’energia nucleare. Anche in Italia, a maggior ragione in virtù dell’imminenza di un referendum contro la possi...