“Svettano, al di sopra dei vecchi edifici, le nuove ardite costruzioni, si allargano i confini, si abbellisce il Lungomare di luci e di fiori, si riattano le macchine negli opifici e nelle fonderie, mentre torna a cantare nel cuore la gioia di vita ed a pulsare nelle vene della città meravigliosa il giovanile impegno di nuove conquiste. Rimarginate le recenti ferite la città si avvia decisamente a giuocare nella vita della nazione l’importante ruolo di primario centro turistico.” Così descriveva Salerno una guida del 1953, riassumendo le due non recenti ambizioni della città. Da un lato, la Salerno con l’aspirazione – coltivata da tempo, in particolare, negli anni tra le due guerre – di centro produttivo votato alla modernità dell’industri...