Il lavoro nel Progetto di Vita della persona con disabilit\ue0 intellettiva e/o psichica

Pensare al tema del lavoro ed inserirlo in un Progetto di Vita quando si ha dinnanzi a s\ue9 un bambino significa immaginarlo, sebbene ancora piccolo, proiettato in una possibile vita da adulto. Molto complesso diviene il discorso quando ci si riferisce a bambini con disabilit\ue0. Pensarli adulti, pensarli lavoratori nel futuro riesce ancora molto difficile, sebbene si assista oggi, in molti paesi, ad una maggior attenzione rivolta all\u2019integrazione e alla partecipazione sociale delle persone con disabilit\ue0. Obiettivo di questo contributo \ue8 concentrare l\u2019attenzione sulla dimensione della vita lavorativa e produttiva, proponendo alcune testimonianze e riflessioni sull\u2019importanza che essa pu\uf2 assumere nella vita di una persona con disabilit\ue0, con particolar attenzione alle disabilit\ue0 intellettive e psichiche. Esse infatti riguardano una sfera particolarmente delicata, che rende maggiormente vulnerabili le persone in tema di autodeterminazione, ponendo di conseguenza la necessit\ue0 di pensare, individuare e realizzare risposte adeguate dall\u2019esterno, inserendole in un sistema di welfare che superi la concezione assistenzialistica per promuovere una visione del prendersi cura basata su efficaci e valide politiche di inclusione, secondo un modello di \u201cwelfare community\u201d, ovvero un modello di politica sociosanitaria che garantisca maggiore soggettivit\ue0 e protagonismo alla comunit\ue0 civile