Goccia dopo goccia: da Trieste, cronache di manutenzione della citt\ue0 \u2013 Drop by drop: from Trieste, chronicles of city maintenance

La crisi strutturale che attanaglia il nostro Paese dimostra l\u2019insostenibilit\ue0 di un modello di welfare e di azione pubblica che, per molto tempo, ha riservato alle amministrazioni il ruolo di semplici erogatrici di servizi, mentre ai cittadini quello di meri destinatari e utenti. Un modello in cui l\u2019offerta di prestazioni di carattere convenzionale e settoriale si \ue8 di frequente tradotta in soluzioni spaziali e gestionali rigidamente definite, la cui costruzione e manutenzione spettavano in primis alle amministrazioni stesse. Parallelamente, tanti spazi urbani \u2013 pubblici e privati, centrali e periferici \u2013 si sono andati svuotando di usi e attivit\ue0, dando luogo a processi di dismissione che, per grana minuta e localizzazione diffusa, sempre pi\uf9 impattano sulla qualit\ue0 del vivere quotidiano. Sono questi gli input per un cambiamento radicale di prospettiva che, a Trieste, l\u2019amministrazione comunale sta cercando di tradurre in diverse progettualit\ue0. I loro tratti comuni discendono dalla volont\ue0 di ottenere, anche attraverso interventi singoli, risultati pi\uf9 ampi e articolati sul fronte dei servizi e della loro dotazione spaziale e strutturale, grazie all\u2019innesco di azioni direttamente promosse da privati cittadini. Le molteplici declinazioni che tali progettualit\ue0 assumono traggono origine dalle tante sfumature che la dismissione oggi presenta in termini di abbandono e sottoutilizzo di usi, funzioni, spazi urbani