Commento dell\u2019art. 52 del Trattato sull'Unione Europea

Il commento riguarda l\u2019art. 52 TUE. Si tratta di una disposizione fondamentale che delimita il campo di applicazione territoriale dei trattati e, di conseguenza, degli atti di diritto derivato dell\u2019Unione europea. Essa stabilisce che, in via di principio, il diritto dell\u2019Unione si applica agli Stati membri, i quali vengono individualmente indicati nella norma secondo le rispettive denominazioni costituzionali. Il riferimento agli Stati membri contenuto nell\u2019art. 52 TUE implica la coincidenza dell\u2019ambito di applicazione del diritto dell\u2019Unione con la sfera di sovranit\ue0 degli Stati membri. In altri termini, il campo di applicazione dei Trattati include \u2014 anche al di l\ue0 di una base strettamente territoriale \u2014 tutti gli spazi che, in virt\uf9 delle disposizioni interne, nonch\ue9 degli obblighi derivanti dal diritto internazionale, sono soggetti alla sovranit\ue0 degli Stati membri. Il campo di applicazione territoriale dei trattati pu\uf2 cambiare nel tempo, ampliandosi o restringendosi, a seguito di modifiche riguardanti la membership dell\u2019Unione. D\u2019altra parte, la regola prevista dall\u2019art. 52 TUE rappresenta soltanto una previsione di massima che viene precisata, e talvolta derogata, da diverse disposizioni contenute nel diritto primario e in fonti derivate. La delimitazione del campo di applicazione territoriale dei trattati deriva quindi da una disciplina assai articolata che in numerosi casi, e sotto diversi profili, precisa il suddetto criterio generale o deroga ad esso. L\u2019art. 52 TUE non esclude che, in certi casi e a determinate condizioni, i trattati e il diritto derivato possano esplicare effetti al di fuori del territorio dell\u2019Unione (c.d. applicazione extraterritoriale del diritto dell\u2019Unione europea)