La ragione nella storia. Appunti per una rilettura del rapporto tra logica e storia in Hegel

In questo lavoro s\uec propone un ripensamento della fondazione logica della storia all'interno del sistema hegeliano. A questo scopo, si \ue8 delineato anzitutto il carattere del tutto peculiare delle categorie logico-speculative nel quadro del pensiero di Hegel: emerge cos\uec che la serie delle determinazioni concettuali contenute nella Scienza della Logica di Hegel, per il fatto di organizzarsi secondo le regole specifiche del puro pensiero, non pu\uf2 essere intesa, nonostante la sua valenza ontologica, come la riproduzione fedele delle parti reali del sistema, ivi compresa la storia. L'impianto della Logica, in altri termini, non pu\uf2 essere travasato direttamente all'andamento della storia reale, vista la contingenza presente in un qualsiasi processo reale; non si tratta per\uf2 di una smentita, come si \ue8 pensato a lungo, dell'impianto sistematico di Hegel bens\uec di una possibilit\ue0 che il sistema stesso riconosce e di cui pu\uf2 dare conto, elaborando adeguate soluzione teoriche. Tale conclusione si dimostra inevitabile e particolarmente evidente nel caso delle Vorlesungen berlinesi sulla storia, declinata nei diversi registri della storia universale, dell'arte, della religione e della filosofia. A sostegno di questa tesi si \ue8 tentata una ricostruzione sistematica basata non sulla corrispondenza tra determinazioni logiche e momenti reali della storia ma sulle possibilit\ue0 strutturanti del concetto di spirito, protagonista diretto della storia secondo la concezione hegeliana. Questa possibilit\ue0 di lettura fornisce un quadro assai diverso sul modo di operare di Hegel e costringe a indebolire la tradizionale critica di una costruzione forzosa e aprioristica della storia: nel caso specifico della storia della religione, che qui si \ue8 approfondito in maniera particolare dopo la pubblicazione dell'edizione critica dei corsi berlinesi ad essa dedicati, si pu\uf2 cogliere la variet\ue0 delle soluzioni tentate da Hegel, al di l\ue0 di un semplice ordinamento cronologico della storia. La storia infatti, esibendo un processo di autocomprensione spirituale, deve poter esibire il filo nascosto che unisce le tappe del suo cammino: ma questo filo, a conferma di uno scavo non aprioristico da parte di Hegel, viene annodato in modo diverso a seconda del numero delle religioni considerate e del modo di interrogarle sulla scorta di modelli teorici specifici