Milan

Il pittore I.P Jakovlev (1817-1884) nel 1847 compie un viaggio in Italia e raccoglie le proprie impressioni in un volume, accolto con favore dalla critica russa che apprezza la scelta dell\u2019autore di non soffermarsi soltanto sulle bellezze artistiche delle citt\ue0 e dei luoghi visitati, ma cerca di comprendere anche gli aspetti prosaici della penisola. Nel saggio su Milano lo sguardo di Jakovlev \ue8 orientato ad indagare in presa diretta lo spazio cittadino, ad osservare gli ambiti in cui si svolge la vita quotidiana, descrivendo le abitudini e i comportamenti degli abitanti. Un approccio che, privilegiando il punto di vista della vita rispetto a una raffigurazione della penisola in chiave estetica, mette inevitabilmente in discussione i modelli convenzionali di rappresentazione degli italiani. Questo non significa che l\u2019autore non rimanga affascinato dai monumenti, dalle chiese o dai musei. Grande appassionato d\u2019opera, \ue8 un assiduo frequentatore del Teatro alla Scala, ma non per questo trascura il popolare teatro delle marionette, il Fiando o Gerolamo, allora famoso in tutta Europa. Le note al testo aiutano a ricostruire la topografia della Milano della met\ue0 dell\u2019Ottocento, rintracciando i luoghi indicati dall\u2019autore, ormai scomparsi o trasformati, e illustrando elementi culturali e storici propri dell\u2019epoca