\u201cUn novello ordine di cose\u201d: vita civile e religiosit\ue0 nelle memorie vicentine tra Sette e Ottocento

Il contributo cerca di far luce su alcuni aspetti della realt\ue0 vicentina fra Sette e Ottocento, in relazione alle diverse posizioni assunte dal ceto dirigente di fronte all\u2019arrivo dei francesi. Vicenza si \ue8 rivelata un \u201ccaso\u201d di studio interessante per la grande quantit\ue0 di memorie, diari, \u2018giornali\u2019 che i contemporanei ci hanno lasciato. Da questa ricca e poco esplorata documentazione emergono i forti legami tra cultura civile e forme della religiosit\ue0: se la prima emerge da un lato come un ampio ventaglio di luoghi e manifestazioni in cui si riattiva la memoria cittadina (storiografia, letteratura, descrizioni della citt\ue0, guide per i viaggiatori, cronache, ecc.), e dall\u2019altro come una serie di misure volte al disciplinamento (scritti di morale, regole per i corpi sociali, scritti e progetti educativi), la forme religiose risultano in questa documentazione inseparabili dalle pratiche della socialit\ue0 urbana (processioni, celebrazioni, forme penitenziali e devozionali, festivit\ue0 ecc.)