Il Tribunale di Firenze, con sentenza del 2 febbraio 2015, ravvisa gli estremi dell’illecito colposo nella condotta della donna che, per oltre un anno da quando aveva dato alla luce la propria figlia, non aveva rivelato al partner di aver intrattenuto rapporti sessuali con un altro uomo nel periodo in cui era iniziata la gravidanza. Tale atteggiamento omissivo, idoneo a ingenerare nel partner la falsa convinzione di essere il padre della bambina al punto da essere indotto a riconoscerla, finisce, ad avviso del giudicante, per ledere interessi meritevoli di tutela, identificati con la dignità personale e con la libertà di autodeterminazione rispetto alle proprie scelte di vita. Il riconoscimento della menomazione di prerogative della persona...