Durante tutto il XII secolo, la città e il vastissimo territorio della Diocesi vede maturare e completare quella stagione di grande fermento culturale (insieme giuridico e letterario), favorito dal notevole ruolo sociale e politico ricoperto dall’autorità vescovile. Tale cultura rinnovata porta con sé necessariamente una caratterizzazione grafica e di produzione libraria che esce dall’ambiente religioso per diventare anche prodotto di artigianato laico, come è testimoniato da Gerardino, copista del Passionario Laur. Mugell. 5, che presta la sua opera in ambiente fiorentino nel 1145, ma si dice aretino nella sottoscrizione, mostrando già formata quella littera antiqua di cui parla Guala Bicchieri nel XIII secolo nel descrivere un volume de...