Nel volume sono esposti e discussi alcuni itinerari di ricerca che si aprono dinanzi allo storico del diritto e delle istituzioni greche e romane che si interroghi sul suo odierno ruolo, sui propri metodi di lavoro e i possibili apporti che ancora possa garantire nella formazione di uno sguardo critico rivolto al presente. Da qui l'attenzione per il recupero di una feconda “inattualità” dei suoi campi di indagine e per l'affinamento di scavi genealogici attorno agli aspetti (come il carattere “formale” del diritto) e ai dispositivi che più hanno inciso sulla nostra identità e sul modo di concepire le relazioni tra vita effettiva degli uomini e forme del diritto (pensiamo solo alle nozioni di “persona”, “nuda vita”, “sovranità”)